Segnalo il panel Arte e scrittura italiane sull’estremo Oriente al XXII Congresso Nazionale Associazione degli Italianisti, a Bologna (13-14-15 settembre 2018), di cui, nelle scorse settimane, avevo segnalato la call for papers. Coordina da Daniela Shalom Vagata (Università di Kyoto), interviene Sebastiana Nobili (Università di Bologna). Darò anch’io il mio contributo parlando del diario di viaggio di Angelina Fatta, Baronessa di Villaurea.

• Francesco Eugenio Barbieri (Università di Catania, Scuola superiore per mediatori linguistici“Carlo Bo”), Il Giappone e la nuova generazione di scrittori italiani: Francesca Scotti da L’origine della distanza a Ellissi.
• Antonella Mauri (LEA Université de Lille – CAER, Centre Aixois d’Etudes Romanes), Quando gli estremi si toccano.
  L’immagine del Giappone fratello dell’Italia fascista
• Anna Lisa Somma (University of Birmingham), «Un mondo, un destino: l’Oriente!»: il Paese del Mikado in Al Giappone. Diario
  di una viaggiatrice (1914) della Baronessa di Villaurea
• Olimpia Niglio (Pontificia Facoltà Teologica “Marianum” ISSR , Vaticano), Il linguaggio della cultura giapponese nei taccuini
  di viaggio di Mario Gromo, Carlo Scarpa e Fosco Maraini
• Matteo Casari (Università di Bologna), Improvvisazione italiana, codificazione giapponese: un percorso interculturale tra Kyōgen e
  Commedia dell’Arte
• Claudia Dalla Casa (Durham University), Autori italiani in Giappone tra comprensione e filtro classico